cari ragazz*,
ce ne siamo accorti tutti che le lezioni hanno preso una direzione diversa... e purtroppo non posso fare lezione come di consueto in un aula con tutti quanti voi. E' un grosso dispiacere perché quel contatto quella presenza fisica che si instaura durante la lezione va aldilà dei concetti espressi, è un momento in cui io vi trasmetto le poche cose che so, ma questa è la parte meno importante, perché il vero scopo della lezione sta nel stimolare la vostra fantasia, il vostro interesse, la vostra passione per questa materia. In un mondo dove le notizie, i testi, la conoscenza sono accessibili a tutti, il vero compito di un docente è far esplodere nelle vostre connessioni neuronali la passione!
"Lo sappiamo tutti: un’ora di lezione può cambiare una vita, imprimere al destino un’altra direzione, sancire per sempre quella che si era solo debolmente già abbozzata. Tutti abbiamo fatto esperienza di cosa può essere un’ora di lezione: visitare un altro luogo, un altro mondo, essere trasportati, catapultati in un altrove, incontrare l’inatteso, la meraviglia, l’inedito. Può avvenire a tutti i livelli previsti dall’apprendimento, dalle scuole primarie sino all’Università. La sostanza non cambia. Quando c’è lezione, c’è sempre effetto di soggettivazione, effetto-tyche, incontro inatteso con qualcosa che tocca, con un reale che accende e sovverte. […] L’ora di lezione avviene seguendo la logica burocratica del calendario, della distribuzione del tempo stabilita dal regolamento, della scansione imposta dai programmi. […] Tuttavia questo non intacca il fatto che una lezione, se è tale, resta un tempo dove si può dare esperienza dell’incontro con l’altrove, dove può esserci resistenza all’inesorabilità dell’automaton: una lezione resta il miracolo dell’incarnazione viva ed erotica del sapere che contagia e mette in moto. Resta quel tempo dove ci si raduna attorno a un’esperienza di sapere che sa toccare qualcosa della verità: l’esperienza del libro che sa includere e non escludere la vita."
Massimo Recalcati, “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento”, Einaudi, Torino 2014, pp. 98-100
visto come stanno andando le cose iniziamo la parte degli epiteli ghiandolari in questo modo!
poi avremo occasione di vedere alcuni preparati istologici assieme e di discutere quello che avete acquisito da queste pagine.
Per prepararci leggete il capitolo 11 e 12 del libro "ISTOLOGIA " di Monesi e poi troverete degli spunti all'interno di questa sezione di Moodle.
Buon lavoro
Deborah